Diego Negri, con Sergio Lambertenghi, vince a Marblehead il mondiale Star per la seconda volta consecutiva
Diego Negri, con Sergio Lambertenghi, vince a Marblehead il mondiale Star per la seconda volta consecutiva
Diego Negri, con Sergio Lambertenghi, vince a Marblehead il mondiale Star per la seconda volta consecutiva
Diego Negri, con Sergio Lambertenghi, vince a Marblehead il mondiale Star per la seconda volta consecutiva

Diego Negri, con Sergio Lambertenghi, vince a Marblehead il mondiale Star per la seconda volta consecutiva

Come lui solo Straulino, North, Elvstrom e Scheidt: un traguardo che sa di impresa e porta Diego Negri di diritto nella storia della classe Star e della vela internazionale

Il dianese Diego Negri (IM) e il torbolano Sergio Lambertenghi (TN) hanno conquistato sabato 17 settembre 2022 a Marblehead (MA, USA) il campionato del mondo di Star nell’anno che celebra i 100 anni dalla creazione della classe. Si tratta di una vittoria molto importante per l’Italia della vela: prima di loro, di equipaggi tutti tricolore capaci di conquistare il secondo trofeo più famoso e antico della vela dopo l’America’s Cup se ne sono visti solo in cinque occasioni. Si ricordano: Straulino-Rode a Cascais 1952 e a Napoli nel 1953, Gorla-Pieraboni a Vilamoura nel 1984, Benamati-Salani nel 1991 a Cannes e Chieffi-Sinibaldi nel 1996 a Rio de Janeiro. In quanto al ‘filotto’ di due mondiali consecutivi, poi, nella storia della Star è riuscito solo sette altre volte: a Beardslee-Lehmann nelle edizioni 1934 e 1935, a Cardenàs-Cardenàs nel 1954-1955, a Lowell North nel 1959-1960, a Paul Elvstrom nel 1966-1967, a Buddy Melges nel 1978-1979, a Gorostegui-Doreste nel 1982-1983 e a Scheidt-Prada nel 2011-2012. In totale, sono solo 12 i ‘multiple meddalists’ mondiali, nell’arco di un secolo di storia della classe, inclusi i prodieri.
 
Per il velista ligure si tratta di una riconferma a dodici mesi di distanza dal primo titolo dorato vinto a Kiel (GER), in coppia con Frithjof Kleen (GER), su quella che è stata la regina delle classi olimpiche dagli anni 30 sino ai Giochi Olimpici di Londra 2012 e, di conseguenza, la più amata e selettiva per i maggiori skipper di America’s Cup e di regate d’altura nell’arco di numerosi decenni. Negri, negli ultimi 12 mesi, ha inoltre ottenuto il titolo di campione del mondo della Classe Dragone a bordo con Klaus Diederichs e Jamie Lea (GBR).
 
Per Sergio Lambertenghi si tratta della Prima Gold Star in carriera, dopo le quattro Silver Star ottenuto dal 1998 a oggi. Per l’equipaggio di Negri e Lambertenghi, che hanno iniziato oltre 9 anni fa a navigare insieme sulla Star, è il risultato più alto ottenuto su questa imbarcazione, a coronamento di una serie di numerosi altri successi che hanno incluso la celeberrima Bacardi Cup di Miami, diversi campionati europei e di ‘emisfero’. Tali numerosi elevati risultati comuni hanno contribuito anche a una lunga permanenza al primo posto nelle rispettive ranking di skipper e prodieri della Star Sailors League.
 
In questa edizione ospitata nelle acque della prestigiosa cittadina del New England di Marblehead in Massachussettes – alla terza esperienza come sede di mondiali Star dopo il 1981 e il 1997- con 84 equipaggi presenti in prevalenza d’oltreoceano, le difficoltà oggettive per tutti non sono mancate, ma per l’equipaggio vincitore la settimana è iniziata molto in salita sin dal momento dell’arrivo negli Stati Uniti. Come spiega direttamente Diego Negri: <<C’è stata una grande tensione sin dai primi momenti: al nostro atterraggio a Boston abbiamo scoperto che non erano state trasportate nè le vele nè la coppa, che avevo in custodia dallo scorso anno. Come se non bastasse, avendo scelto di utilizzare una barca a noleggio, abbiamo scoperto all’ultimo che c’erano una grossa rottura sul timone e una sulla chiglia. Abbiamo quindi dovuto affrettarci a fare riparazioni e a chiedere in prestito un set di vele. Nell’arco della settimana, ci siamo scontrati in un campo di gara difficilissimo, con condizioni da 3 a 25 nodi. Ma chi ben incomincia è a metà dell’opera: sin dal primo giorno la barca, nonostante la mancanza delle nostre attrezzature, si è rivelata comunque veloce. Con due secondi posti nei primi due giorni abbiamo iniziato a pensare positivo. Dopo un giorno di pausa per maltempo, è arrivato il vento forte. Con un approccio tattico che puntava a partire bene e liberi, abbiamo cercato di gestire le regate concludendo fra le prime posizioni. Peccato non aver potuto concludere con un giorno di anticipo come nel 2021, ma nel penultimo giorno è andata in scena la prova per noi peggiore, che è stata scartata. Invece sabato abbiamo fatto una regata quasi perfetta, in pieno controllo degli avversari. Al traguardo, ho gioito per aver potuto ottenere questo risultato da defending champion. Ma anche perché ero contentissimo per Sergio, che è stato davvero prezioso considerando le inaspettate difficoltà extra della settimana. Grazie al suo carattere positivo e proattivo, è riuscito a tenermi calmo tutta la settimana. Sono contento che abbia coronato così questa lunghissima carriera. Dopo tanti anni che navighiamo insieme, dopo due secondi posti e un terzo, meritava questo risultato. In precedenza il titolo ci era scappato per qualche dettaglio. Ora sono risolti tutti: vele e barca in particolare. A proposito: ancora una volta le Folli si sono dimostrate le migliori del mondo! Per quanto mi riguarda, infine, oltre a Sergio, devo ringraziare anche mio papà per questo risultato, che gli dedico come l’anno scorso. Con la differenza che nel 2021 già non stava bene ma ancora ha potuto comprenderlo. Quest’anno, invece, non è più con noi da sei settimane. Un fatto che mi stava convincendo quasi a non partire per questa gara. Ma Sergio ha lavorato molto per organizzare tutto. E mio papà mi mi ha guardato da lassù. Una mano me l’ha data di certo>>.
 
Molto riconoscente e felice anche Sergio Lambertenghi: <<Ho atteso a lungo questo momento. Nonostante 4 stelle d’argento, ci sono voluti sette tentativi per arrivare a salire sul gradino più alto ai mondiali Star. Rappresenta senz’altro il coronamento della mia carriera. All'inizio, avevo ipotizzato di darmi due obiettivi: Bacardi e Mondiale. Ci sono riuscito. Per questo, devo ringraziare Diego e le nostre famiglie>>.

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